lunedì 6 aprile 2009

Oggi siamo tutti abruzzesi...

Oggi post serio,anzi serissimo.
Innanzitutto un abbraccio forte a Memo e famiglia che se la sono cavata per miracolo.
Stanotte ci siamo svegliati ballando,però nn mi va di scherzare come l'ultima volta,proprio l'anno scorso.C'è stato il terremoto!Si il terremoto. Che di per sè è un fenomeno naturale, si sa dove può fare,le zone più delicate. Lo sappiamo che siamo un paese altamente sismico.
Ma noi continuiamo a veder morire la gente sotto le macerie di case.
Case,si proprio case.
Case che dovrebbero proteggere la gente,non ucciderla.
Case antiche ma soprattutto nuove crollano su loro stesse.
Oggi l'Aquila la vedo in tv. Pare bombardata.
La cosa che mi lascia senza parole è il fatto che sono le case nuove ad andare giù.
La domanda è: Perchè???
Ci sono criteri antisismici da rispettare,materiali adatti da usare.
Ma come le fanno le case nuove???
Con lo sputo???
Perchè invece di fare un piano casa,facciamo un piano antisismico?
Cioè si danno incentivi a buttare giù e ricostruire case non a norma, a mettere apposto quelle diroccate, a mettere in sicurezza centri storici?
Ci siamo scordati della scuola di San Giuliano, ci scordiamo di tutto in Italia.
I terremoti ci sono sempre stati e sempre ci saranno perchè il pianeta è vivo.
Quando ci sono queste catastrofi i danni maggiori sono sempre colpa dell'uomo.
Abbiamo scuole fatiscenti,ospedali che non ne parliamo e chi più ne ha più ne metta.
Invece di pensare a ponti sullo stretto,pensiamo a iniziare alle piccole opere essenziali per la gente. Perchè dopo i terremoti,alluvioni o altro rimane solo la gente.
Le persone comuni,che spesso vengono abbandonate a loro stesse ad affrontare grandi emergenze.
Perchè l'Italia è il paese delle emergenze. Praticamente ci viviamo sopra.
Tutti bravi all'inizio,tante belle parole,poi le tragedie cadono nel dimenticatoio. I politici e i media mettono da parte la catastrofe per fare posto a una seguente.
E la gente continua a vivere in baracche come in Irpinia o in Umbria dopo anni e anni...e si sente perso abbandonato dallo Stato.
Speriamo bene.
Oggi siamo tutti abruzzesi...e anche domani.

1 commento:

  1. Confido sempre meno nelle istituzioni e nello Stato..l'unica cosa che si può sperare (contribuendo anche noi a fare questo)è che questa gente trovi il coraggio di ricostruire la loro vita serenamente..

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