Ed ecco un'altra fotuccia tratta dall'infinito album spagnolo...da notare la signora a destra che non si spostava...uno stress...però da un non sò che alla foto...
Prossimamente le puntate conclusive del racconto del viaggio,il tempo di mettermi a scrivere...ciao!
venerdì 31 ottobre 2008
Vetrata colorata del salone di Casa Batllò
giovedì 30 ottobre 2008
Mira!Mira!L'arrivo a Valencia
Purtroppo la parentesi della vacanza a Barcelona si è già chiusa. Infatti, è già mattina e il treno per Valencia ci sta aspettando. Dobbiamo lasciare l’Hosteria Grau. Ci siamo trovate bene qui. Prendiamo le valigie e ci facciamo un paio di foto ricordo davanti all’ingresso. Andiamo verso la Rambla, dobbiamo prendere la metro per la stazione. Io e Simona ci facciamo un’ultima foto ricordo vicino alla fontana. Ma ora dobbiamo proprio andare. Adios, Rambla. Adios, Barcelona. Alla prossima. In metro si riconsuma in parte il dramma delle scale mobili. La tentazione di buttare il trolley giù per le scale è fortissima. Finalmente arriviamo alla stazione. Dobbiamo capire come funziona il biglietto elettronico. Capito questo, io e Simona facciamo colazione al bar. Mangiato, andiamo a prendere il treno. Il treno della Renfe è bellissimo. Quelli italiani non reggono il confronto neanche per un nano secondo. I posti sono numerati e già assegnati sul biglietto. Posiamo le valigie e ci mettiamo comode. Siamo vicine al vagone ristorante e già c’è un po’ di viavai. Ma non possiamo immaginare quello che sta per succedere. Arriva un gruppetto di gente, con il classico stile “iosonoacasamia”. Addirittura una per poco non si siede sopra Flavia. Dopo un po’ la situazione si tranquillizza, un po’ perché si sono creati dei sottogruppetti, un po’ perché molti vanno nel vagone ristorante. Fino a che non accade l’impensabile!Una ragazza del gruppo si avvicina a quelli seduti vicino a noi ed inizia ad ancheggiare dicendo più volte “Mira!Mira! Soy dimagrita!”. La faccia di Flavia è eccezionale, tipo “maquestadadovecavoloèuscita”. Allucinante!Nonostante tutto, il viaggio prosegue bene ed il treno si avvicina sempre di più a Valencia. Flavia dorme un po’ ed io e Simona ci guardiamo un pezzo di film (sì proprio un film!). E finalmente arriviamo a Valencia! La stazione è molto carina, e dopo una sosta all’ufficio informazioni dove l’addetta parla italiano (musica per le mie orecchie), andiamo alla ricerca dei biglietti per l’autobus.
Trascinandoci appresso i trolley (ancora…), giriamo inutilmente un po’ di tabacõs prima di cedere ai morsi della fame. Andiamo a mangiare non lontano dalla stazione, in un locale suggerito da Massimo, la Cerveceria 100 Montaditos. Il consiglio si rivela prezioso!Dopo giorni e giorni di tristezza alimentare, si mangia ed anche bene.
Io do anche luogo ad un siparietto con una cameriera, visto che le faccio un meraviglioso discorso in italiano e lei mi guarda come se fossi deficiente. Con lo stomaco pieno e con le valigie in mano, andiamo a prendere l’autobus pagando il biglietto (ben 1,20 euro). Ed eccoci arrivate vicino all’albergo, poco distante dalla città della scienza. Ci trasciniamo i trolley per un altro po’ e Rooms Deluxe è davanti a noi. È un hotel particolare, infatti ogni camera ha uno stile diverso. Ma la camera che ci hanno assegnato è un bel cazzotto in un occhio, in più ha un letto traballante e un cuscino sporco. La nostra Flavia riesce a farci cambiare stanza e finiamo in una stanza veramente carina in stile arabo.
Finalmente ci possiamo riposare un po’ e ricaricare le batterie. Pronte a girare per Valencia!
mercoledì 29 ottobre 2008
La mia faccia di pietra su Focus!
Dopo + di un anno la mia foto è stata pubblicata su Focus di Novembre2008!Gioia e Giubilo!!!!
Per la precisione la trovate a pag 119, tra le foto dei lettori "Facce di pietra".
Ciaooo
lunedì 20 ottobre 2008
sabato 18 ottobre 2008
Mumble mumble, che ci è rimasto da vedere?
Dopo l’ammazzata causata dalla spianata della morte, ritorniamo in albergo. Domattina partiamo presto e quindi paghiamo adesso il conto, così abbiamo un pensiero in meno. Visto che ci siamo facciamo anche qualche foto ricordo dell’Hosteria. Dopo un po’ di meritato riposo, riusciamo. Abbiamo ancora diverse cose da vedere. La prima tappa è il lungomare con le attrezzature del Villaggio Olimpico, che non abbiamo visto domenica a causa del suicidio dei piedi di Flavia. Così prendiamo la metro, dove facciamo un incontro esilarante. Infatti, un uomo calvo, che subito si presenta come architetto, inizia a conversare con noi. Il pelatos dopo aver scoperto che siamo italiane inizia a tessere gli elogi del Pantheon usando un mix italo-spagnolo e una movimentatissima gestualità "El Pantheon ha 2000 años y ha cupola-tutto facendo con una mano il movimento della curva e con l’altra fa il classico gesto del bacio come quando una cosa è ottima - mentre el Colosseo es parete - con la mano fa un movimento verticale - la gente non conosce el Pantheon, pochi sanno come funziona". Il tutto ripetuto non so quante volte!Da lacrime! Riusciamo a non ridergli in faccia e ci facciamo dire dove si trova la facoltà di architettura, che scopriamo vicino al Camp Nou. Poi l’architetto scopre che vogliamo andare a visitare la Cittadella ed inizia un altro discorso mixato parlando del fatto che la Cittadella un tempo è stata abbattuta come la Bastiglia, con gesti inclusi. Troppo divertente!Il suo nome in codice è Fufiño, dal Fuffas di Crozza, e di sicuro è un altro tormentone della vacanza. Finalmente arriviamo alla nostra fermata e, salutato Fufiño, scendiamo. E andiamo verso il lungomare e gli edifici del Villaggio Olimpico. La stanchezza si inizia a far sentire!Infatti, davanti al centro biomedico ci sediamo su una panchina e ci riposiamo un po’. Ci facciamo forza e facciamo un giretto. Arriviamo fino ai due grattacieli che disegnano lo skyline del lungomare. Lì c’è il mega pesce (Peix) disegnato da Gehry.
Sulla spiaggia c’è molta gente, anche se il tempo non è dei migliori. Decidiamo di andare verso la Ciutadella, un parco non molto distante. Ci incamminiamo, ma la strada sembra non finire più. Sarà che siamo stanche, ma ogni passo è un tormento. La lunga curva che ci separa dall’ingresso sembra tendere all’infinito. Finalmente arriviamo ed un’altra panchina ci accoglie a braccia aperte. Siamo veramente fuse. Ma noi non molliamo!Vista (ehm)la Cittadella, prendiamo la metro ed andiamo a vedere l'Edificio Forum di Herzog & De Meuron. Ci manca ancora da vedere la Torre Agbar di Jean Nouvel, quindi riprendiamo la metropolitana.
Anche la torre ha modificato molto il panorama di Barcelona. Dovunque siamo andate fino adesso, l’abbiamo sempre vista. E’ onnipresente. Forse è di troppo impatto e la forma a supposta, secondo me non aiuta. Nei dintorni della torre c’è la Plaça de Toros. Così io e Simona insistiamo per vederla. Insomma siamo in Spagna e non vederla è un peccato, anche se non si è d’accordo con la corrida. Quindi ci mettiamo in cammino. Ma abbiamo fatto male i nostri calcoli. Infatti, è più distante di quanto pensavamo. Inoltre ormai le nostre gambe non rispondono più ai comandi. Riprendiamo la metro e torniamo in albergo. Siamo affamate e stanche. Così andando contro al nostro odio per i fast food, ci giochiamo l’ultima carta per arrivare a domani: il Mac. E’ da anni che non ci metto piede, ma la disperazione prende il sopravvento. Io e Cioppa mangiamo il pollo e Flavia l’insalata. Per la serie basta che si mangia qualcosa!Torniamo all’Hosteria, dobbiamo fare le valigie. Un altro momento tragico. Fare entrare tutto è una bella impresa! E così andiamo a dormire. Per l’ultima volta a Barcelona. Domani sarà un’altra lunga giornata. Si parte! E Valencia ci aspetta!
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