Purtroppo oggi è l’ultimo giorno a Barcelona!E abbiamo ancora un mondo di cose da vedere. Dopo la nostra abituale colazione da Buenas Migas, prendiamo la metro per andare a Mont Juic. Dopo uno sguardo al parco Mirò lì vicino, piuttosto triste devo dire, puntiamo dritte alle torri veneziane che incorniciano l’ingresso al grande viale di Mont Juic. Dopo un poco arriviamo a delle scale mobili, quasi vicino alla fontana magica che purtroppo funziona solo di sera nei weekend. Compriamo una cartina del parco e ci ritroviamo poco distanti dal Padiglione di Mies Van der Rohe. Il padiglione, costruito per l’esposizione internazionale del 1929 e ricostruito nel 1989, è un vero e proprio capolavoro dell’architettura moderna. Paghiamo il biglietto ed entriamo. Flavia ci aveva avvertito che di fronte a Mies non avrebbe potuto capire più niente. Cosa che puntualmente accade! Mentre visitiamo l’opera, Simona ed io non la troviamo più e così ci mettiamo a cercarla. La ritroviamo che vaga, come stordita (giuro, la sua faccia è indescrivibile), nel prato (dove non si può camminare)adiacente il padiglione, mentre guarda in estasi l’opera. Tutto sotto lo sguardo divertito del custode!Oddio che risate! Un altro momento da ricordare della nostra vacanza! Salutiamo il buon Mies e ci dirigiamo verso il Poble Espanyol, anche questo realizzato nel 1929, e che vuole rappresentare esempi dell'architettura spagnola popolare. Dentro è molto carino! Ci sono molti negozietti e ristorantini. E’ veramente piacevole passeggiare dentro il Poble. Saltelliamo da una parte all’altra! In un punto più rialzato, si può ammirare un bel panorama della città. Si vede persino la Sagrada Familia. C’è anche un piccolo parco con delle sculture e persino un laboratorio dove fanno il vetro. Ci riposiamo un po’ sotto un gazebo. E per la serie non c’è due senza tre, anche a Simona viene chiesto di scattare una fotografia ad altri turisti. Dopo aver girato tutto il Poble, e fatto anche degli acquisti, decidiamo di andare verso lo Stadio Olimpico. Prendiamo l’autobus, anche perché abbiamo perso almeno un paio di ore buone dentro il Poble Espanyol, e incomincia a fare caldo. Finalmente arriviamo davanti allo stadio, dove però non si può entrare. Così andiamo verso la grande piazza dietro lo Stadio dove c’è il Palau Sant Jordi di Isozaka e si vede la torre della Telefonica di Calatrava. Qui si muore di caldo! Le piante di olivo che ci sono fanno ombra solo a loro stesse e i raggi del sole si divertono a colpire le nostre povere testoline. Una vera e propria spianata della morte!Mancano solo i condor che svolazzano sopra la nostra testa!Finiamo il giro nella piazza, salutiamo la torre di Calatrava e andiamo verso il Giardino Botanico. Non sembra lontano guardando il percorso sulla piantina, ma non abbiamo considerato il fattore caldo. Ogni passo è una tortura! Neanche gli alberi sul viale alleviano il calore assurdo che c’è qui. Arriviamo davanti all’entrata del giardino. Ma non entriamo. Simona dice che se entra là dentro si siede e non si rialza più ed io la penso allo stesso modo. Quindi continuiamo a camminare intorno allo Stadio. E gli alberi spariscono. Ormai incomincio quasi a sentire lo svolazzare dei condor. Il desiderio di casa in questo momento è più forte che mai!Casa-acqua-casa-acqua, solo questo ci rimbomba nella mente. Ma per fortuna arriviamo alla fine del viale e lì c’è ombra!Adios spianata! Prendiamo l’autobus per andare sopra la fortezza di Mont Juic e l’autobus ha l’aria condizionata. Fresco!Fresco! Meno male!Ci riprendiamo un po’ e ci godiamo il panorama! Finalmente arriviamo in cima a Mont Juic e tutta Barcelona è sotto in nostri piedi! Si vede tutto il porto, il lungomare, la Sagrada, l’intera città. Iniziamo a fare un giro dentro la Fortezza, ma prima io devo fare la deficiente e salgo su un cannone per farmi una foto. Sempre la solita, eheheh! Il panorama è veramente fantastico, però la fortezza non è niente di che. Non andiamo a vedere il museo militare (non ci interessa granché) ed io mi faccio un’altra foto stupida dentro una garitta. Incominciamo a sentire i morsi della fame. E così ci dirigiamo al baretto lì vicino. Con i prezzi più allucinanti mai visti sul pianeta. Questi ladrones hanno il monopolio assoluto qua sopra e fanno quello che vogliono!ci prendiamo un gelato salatissimo (scusate il gioco di parole) e ci riposiamo un po’ all’ombra. E’ quasi ora di scendere. Il museo Mirò ci aspetta.
Riprendiamo l’autobus e scendiamo proprio davanti alla sede della fondazione. Giusto il tempo di fare il biglietto con descuento incluso ed eccoci dentro. Nella prima parte del museo ci sono delle installazioni di artisti moderni. C’è un intero tavolo pieno di mattoncini Lego, dove i visitatori si possono mettere a costruire le cose più incredibili. Ovviamente, non resistiamo!Grande idea, veramente divertente! Continuiamo il giro e in una sala c’è un fascio di luce colorata che è proiettato a rotazione sul muro. Sembra quello di 007!Io non resisto e mi metto in posa!Che risate! Finalmente arriviamo alla parte con le opere di Mirò e di altri. Girato il museo in lungo e in largo, usciamo e riprendiamo l’autobus che ci riporta alla Plaça España. Salutiamo Mont Juic, abbiamo altre cose da vedere oggi.
Nessun commento:
Posta un commento
I vostri pensieri