domenica 2 novembre 2008
La città di Calatrava, ma soprattutto PAELLA!
Ed è subito mattina. Siamo pronte e cariche per visitare la Città di Calatrava. Ma prima dobbiamo fare colazione. E qui c’è da divertirsi. Visto che dobbiamo farcela da sole. Infatti, l’albergo è dotato di una cucina e tocca industriarsi. Dopo momenti di smarrimento puro, riusciamo a mangiare, ma non sono neanche le 9.30. Perciò decidiamo di visitare il museo de Las Fallas, che è non molto distante. Ma pure questo apre alle 10. Ormai i nostri ritmi barcellonesi sono abbandonati per sempre e Valencia non fa altro che sottolinearlo. Alla fine riusciamo ad entrare in questo curioso museo, che colleziona tutte le statue salvate nel corso degli anni, dal falò finale di questa specie di carnevale valenciano. Alcune sono veramente assurde, altre molto belle. Visto tutto, andiamo finalmente verso il vero motivo del nostro viaggio a Valencia: la Ciutad de las Artes y las Ciencias di Calatrava. Mentre ci avviciniamo facciamo un sacco di foto, peccato che il tempo è un po’ nuvoloso. Dobbiamo entrare e andiamo nella biglietteria sotto l’Hemisferic. Dove becchiamo l’impiegata più str…a di tutta la Comunitad Valenciana! Un simpatico atteggiamento snob e soprattutto quasi nessuna voglia di comunicare accompagnano i 10 minuti per fare i biglietti. È quasi da malmenare con una mazza da baseball!Comunque, lasciateci alle spalle la simpaticona, entriamo finalmente dentro la Città della Scienza. All’ingresso delle esposizioni, c’è un mega stand con i supereroi della Marvel, inclusi diversi esperimenti strani. Piano piano, iniziamo a fare gli esperimenti più strani: dal vederci agli infrarossi a segnalare con le bandierine. Ci divertiamo come pazze!E neanche ce ne accorgiamo e finiamo il giro di tutto il museo. È già ora di pranzo e mangiamo al bar sotto l’Hemisferic. Flavia mangia una specie di focaccia (con mannaia inclusa, eheh) e Cioppa ed io un’insalata. Dobbiamo aspettare le 17, quando entreremo nell’Hemisferic per vedere lo spettacolo in Imax. Così complice la ritrovata luce del sole, visitiamo l’Umbracle e ci giriamo tutta la città. Ritorniamo perfino in albergo a posare dei souvenir. Finalmente è ora di entrare e dopo un po’ di fila ci ritroviamo sedute nell’Hemisferic con un aggeggio per sentire il film intorno alla testa. Vedere un film in Imax è un’esperienza che non si dimentica!Sembra quasi di stare sulle Alpi dove è ambientato il film. Fantastico! Nel giro di un’oretta anche questa è fatta, e così andiamo a fare un giro al porto di Valencia, dove c’è stata l’America’s Cup. Il porto porta ancora i segni del recente Gran Premio di Formula1 e fa un po’ tristezza vedere i grandi spazi della Coppa America desolati. Neanche ce ne accorgiamo ed è già sera. Le giornate a Valencia scorrono nella tranquillità rispetto a Barcelona. Stasera si mangia ed anche bene. Andiamo nel centro storico a mangiare una bella Paella di mare, in un ristorantino a Callè de Mar, vicino a Plaça della Reina, si chiama la Ruia. La Paella arriva in tavola e dopo neanche 5 minuti e praticamente finita. Quanto è buona! E’ già ora di tornare in hotel. Qui i bus finiscono il loro servizio alle 10 e 30, e già sono le 10. Domani ci aspetta l’Oceanographic!
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