L’albergo è molto vicino e dopo aver attraversato il regno del dark,una via piena di negozietti di questo genere, arriviamo sul grande viale.
Decidiamo di percorrerlo, però, dal principio, anche per avere una vista complessiva.
Quindi ritorniamo verso Plaça Catalunya, tanto sono pochi passi, e ci guardiamo un po’ intorno.
E vediamo solo gente. Una marea umana.
Bè è sabato pomeriggio, e questa è la via più famosa e turistica di tutta la città.
Buttiamoci nella confusione e vediamo che succede. Ma cos’è las Ramblas?
La Rambla è un viale diviso in 3 parti, 2 carrabili e quella centrale (e più ampia) pedonale. Lunga circa 1,2 km parte da Plaça Catalunya e arriva fino al Mirador de Colom.
Ed è stracolma delle persone più stravaganti (oltre che di turisti proveniente da ogni dove).
E di persone ai confini della realtà ne abbiamo viste parecchie.
Per la serie se sono matti non li vogliamo!
La prima persona strana avvistata è un uomo vestito da coniglietto rosa seduto a un bar.
Si proprio da coniglietto. E per giunta rosa.
Le sue orecchiette (ma quanto sono rosa!!!) svettano tra la folla. Poi ha iniziato a fare anche uno spettacolo. Chissà dov’è seduta Alice, talmente ubriaca di sangria da vederlo in versione rosè.
Un bell’inizio. E ancora non abbiamo visto niente.
Ambulanti che vendono uccellini,coniglietti, pesci rossi e altri animali di vario tipo (non oso pensare come possano stare quelle povere bestioline in mezzo a tutto questo rumore).
Mimi e statue viventi vestiti,truccati e soprattutto nelle pose più strane: da Morte con la falce, da fata, da scimmia, persino da Atlante che tiene il mondo sulle spalle.
C’è persino una donna vestita da sposa, in tutti i dettagli, che dice che le mancano i soldi per sposarsi (uhm..sarà vero?). E tutti gli artisti di strada hanno una bella cerchia di curiosi intorno.
Intanto scopriamo sotto i nostri piedi il mosaico di Mirò. E ci mettiamo alla ricerca della firma dell’artista. Dopo un po’ me la ritrovo sotto i piedi.
Andiamo avanti e Flavia riesce ad individuare più o meno dove era l’attico di Italo-Spagnolo, il programma di Fabio Volo.
Continuiamo a guardarci intorno, c’è molto da vedere! Sulla destra troviamo il famoso Gran Teatre del Liceu. Sempre sulla destra vediamo la Boqueria, famosissimo mercato, affollato di persone.
Ci troviamo in un vero e proprio “torrente” di folla (infatti, il nome "Rambla" deriva dall'arabo "Ramla", cioè torrente, qui ne passava uno in antichità). E quante voci italiane sentiamo!
Anche troppe,forse. Questa parte di Rambla è piena di caffè, pub, locali. E una marea di gente è seduta ai tavolini a godersi la “piena” del sabato pomeriggio.
Noi più che godercela, la “piena” la stiamo subendo stile rafting sulle cascate.
Comunque non demordiamo e procediamo. Fino ad arrivare alla parte con tutti i pittori e caricaturisti. Ed infine altre bancarelle con gli oggetti più svariati.
Alla fine il monumento a Colombo ci appare davanti. E la gente diminuisce come d’incanto.
Arriviamo fino a sotto la colonna e notiamo delle persone che salgono senza alcun problema sui leoni di bronzo alla base. Questa cosa ci ricorda vagamente i turisti a piazza del Popolo…uhmuhm
Comunque è ora di ritornare indietro. E la cosa non ci fa molto piacere,visto che la folla è aumentata. Camminiamo non sulla via pedonale centrale,ma su uno dei marciapiedi laterali.
Fino a che non ci infiliamo nella deliziosa Plaça Reial, dove ci riposiamo un po’ e dove non c’è tutta quella confusione. Un po’ ritemprate, ci ributtiamo sulla Rambla. Il poeta spagnolo Federico García Lorca una volta ha detto: "è l'unica strada al mondo che vorrei non finisse mai". Invece,noi stiamo pregando che finisca, sarà la stanchezza del viaggio e tutta queste persone che cicciano ovunque. Missione: tornare in albergo. Passiamo dal Carrefour a fare rifornimento d’acqua (2 bottiglioni da 5l). Anche qui c’è un botto di gente. Ma pagati i fantastici 54 cent cadauno per bottiglione, ritorniamo finalmente all’Hosteria. Sperando di dormire bene stanotte. Domani ci aspetta una luuungaaa giornata.
Breve considerazione finale sulla Rambla: bella strada,piena di vita per carità, ma forse abbiamo subito un po’ la delusione di quando incontri per la prima volta qualcuno che annoveravi tra i tuoi miti personali, e che non è proprio come te l’immaginavi .
Incrociamo le dita per il resto della vacanza.
Continuiamo a guardarci intorno, c’è molto da vedere! Sulla destra troviamo il famoso Gran Teatre del Liceu. Sempre sulla destra vediamo la Boqueria, famosissimo mercato, affollato di persone.
Ci troviamo in un vero e proprio “torrente” di folla (infatti, il nome "Rambla" deriva dall'arabo "Ramla", cioè torrente, qui ne passava uno in antichità). E quante voci italiane sentiamo!
Anche troppe,forse. Questa parte di Rambla è piena di caffè, pub, locali. E una marea di gente è seduta ai tavolini a godersi la “piena” del sabato pomeriggio.
Noi più che godercela, la “piena” la stiamo subendo stile rafting sulle cascate.
Comunque non demordiamo e procediamo. Fino ad arrivare alla parte con tutti i pittori e caricaturisti. Ed infine altre bancarelle con gli oggetti più svariati.
Alla fine il monumento a Colombo ci appare davanti. E la gente diminuisce come d’incanto.
Arriviamo fino a sotto la colonna e notiamo delle persone che salgono senza alcun problema sui leoni di bronzo alla base. Questa cosa ci ricorda vagamente i turisti a piazza del Popolo…uhmuhm
Comunque è ora di ritornare indietro. E la cosa non ci fa molto piacere,visto che la folla è aumentata. Camminiamo non sulla via pedonale centrale,ma su uno dei marciapiedi laterali.
Fino a che non ci infiliamo nella deliziosa Plaça Reial, dove ci riposiamo un po’ e dove non c’è tutta quella confusione. Un po’ ritemprate, ci ributtiamo sulla Rambla. Il poeta spagnolo Federico García Lorca una volta ha detto: "è l'unica strada al mondo che vorrei non finisse mai". Invece,noi stiamo pregando che finisca, sarà la stanchezza del viaggio e tutta queste persone che cicciano ovunque. Missione: tornare in albergo. Passiamo dal Carrefour a fare rifornimento d’acqua (2 bottiglioni da 5l). Anche qui c’è un botto di gente. Ma pagati i fantastici 54 cent cadauno per bottiglione, ritorniamo finalmente all’Hosteria. Sperando di dormire bene stanotte. Domani ci aspetta una luuungaaa giornata.
Breve considerazione finale sulla Rambla: bella strada,piena di vita per carità, ma forse abbiamo subito un po’ la delusione di quando incontri per la prima volta qualcuno che annoveravi tra i tuoi miti personali, e che non è proprio come te l’immaginavi .
Incrociamo le dita per il resto della vacanza.
ma questo è un romanzo...non un resoconto...
RispondiEliminavabbé dai..poco a poco
mi leggo le varie puntate!!!!
bellissimo il trolley celeste!!!
eheheh..hai ragione sta venendo fuori un romanzo praticamente...leggi con calma è meglio!ciaooo
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