Per arrivare al porto prendiamo la metro e scendiamo a Dressanes. E puntiamo dritte dritte verso il Mirador di Colon, il monumento a Cristoforo Colombo. Siamo curiose di vedere la città dall’alto. Purtroppo ci tocca fare un po’ di fila e c’è un caldo non indifferente. Ma finalmente saliamo sull’ascensore. Lo spettacolo è mozzafiato! Si vede tutta la città!Siamo a più di 60 metri di altezza e le persone sembrano formichine! Lo spazio è molto piccolo e certa gente la picchierei volentieri usando una guida turistica come arma contundente (cosa che tra poco Simona sta per fare…): un gruppetto di turisti inizia a farci “Let’s go!Let’s go!” (andate, andate), quando non c’è un centimetro quadrato di spazio per muoversi. I deficienti ci sono ovunque! Comunque non ci hanno rovinato lo spettacolo e ne è valsa la pena salire fin quassù, visto il panorama. Scendiamo giù e ci dirigiamo verso la Rambla de Mar.
E’ un ponte pedonale in asse con la Rambla che collega il molo con la zona del Maremagnum e dell’Aquarium. E’ una passeggiata molto bella, affollatissima di persone. Ci sediamo su una panchina per riposarci un poco. Anche perché i piedi di Flavia incominciano ad avere alcuni problemi. L’idea di mettersi le ballerine nuove per camminare tanto non è stata poi così buona. Comunque dopo una serie di battute sugli yacht presenti, del genere “Che ci fa il mio panfilo lì?”, arriviamo al Maremagnum, un grande centro commerciale sul mare. Perdiamo un sacco di tempo a fare la nostra foto riflessa sulla grande superficie vetrata dell’ingresso, ma è troppo divertente. Il Maremagnum è veramente molto grande. Ci sono un sacco di marche molto conosciute anche in Italia. Ci infiliamo in un negozio di souvenir, pieno di magliette e di altri oggettini. Ci sono cose molto carine, ma accidenti quanto è caro. E poi non abbiamo ancora mangiato niente(cosa che il mio stomaco comincia a sentire)! Fa piuttosto caldo e quindi optiamo per un bel gelato da Häagen-Dazs.E abbiamo fatto bene! Il gelato è buonissimo e soprattutto dopo averlo gustato stiamo benissimo. Ci voleva proprio! Dopo esserci riposate un poco, decidiamo di andare verso l'Aquàrium, uno degli acquari più grandi d'Europa. Flavia si mette in fila, intanto io e Cioppa ci facciamo un giro nel negozio di souvenir dell’acquario. Ritornate in fila, iniziamo a pensare a come chiedere lo sconto per gli studenti ( visto che è uguale a quello della Barcelona Card). Fino a che Flavia non mette a punto questa frase: “ DESCUENTO POR ESTUDIANTES”. Frase che ci aprirà più di un descuento in futuro, oltre a diventare uno dei nostri tormentoni preferiti. L’acquario è fantastico! E’ difficile descriverlo! Ci sono le specie più impensabili di pesci, squali, piante…è incredibile! Ma la vera chicca del nostro tour sottomarino, è il passaggio in un tunnel trasparente lungo 80 metri. Tunnel che attraversa, con una passerella mobile, una vasca immensa che racchiude le specie più svariate dell’oceano. Gli squali ti passano letteralmente di sopra! Flavia, detta da me e Simona Sampei per via del suo cappello, fa finta di pescarne uno. Fantastico!Ormai tutte e tre siamo tornate come bambine, incantate dalla danza di questi splendidi animali. Uscire dal tunnel ci riporta un po’ alla realtà. Dove troviamo la vasca con i pinguini (come sono buffi!) e altri animali (iguane, ecc). Purtroppo il giro nell’Aquarium è finito e ci mettiamo in cammino sul lungomare. Il tempo non è dei migliori. Il cielo è molto nuvoloso, ma noi proseguiamo. Ci sono diverse statue (tra cui un’enorme di aragosta!)e attraversiamo un ponte mobile, tutto rosso. Proseguiamo sul lungomare! Camminiamo e camminiamo: direzione Barceloneta. La passeggiata è molto lunga, ma piena di gente e di ristorantini. Ma Flavia non ce la fa più. I suoi piedi non reggono più le scarpe e si sono riempiti di vesciche. Raggiungiamo a mala pena Paseo Joan de Borbon, ancora sul porto, poco lontano dalla Villa Olimpica. Giusto il tempo di vedere il mare è decidiamo di tornare indietro. Flavia non può più camminare in quelle condizioni. Ormai i suoi piedi sono allo stremo. Arriviamo alla stazione Barceloneta della metro e torniamo in albergo. Povera Flavia! Quelle scarpe le hanno massacrato i piedi, che assomigliano a 2 fette di gruviera. A questo punto, decidiamo di riprenderci un po’. Anche io e Cioppa siamo un po’ stanche, abbiamo camminato molto. Più tardi, riposate (e soprattutto Flavia con altre scarpe) usciamo per andare a mangiare qualcosa. Passiamo un’ora buona in cerca di un posto che vada bene a tutte e tre. Siamo complicate col cibo!Ormai allo stremo entriamo in un bar vicino all’Avinguda Universidad. Si chiama Bracafè e se non mangiamo qui, io inizio a dare la cabeza contro il muro. La scena di noi tre con il menù in mano è quasi esilarante. Ad un certo punto il mio cervello smette di funzionare e lo stomaco prende il comando delle operazioni. Chiamo il cameriere e raccolgo in un’unica frase le poche parole di spagnolo che conosco “Bocadillo no queso”. Il cameriere, penso impietosito, mi indica sul menù stì benedetti panini senza formaggio. Individuo un panino passabile al pollo e pomodoro e lo ordino. Anche Flavia e Simona si convincono della mia scelta. Che grazie al cielo si rivela buona! Il mio stomaco ringrazia con tutto il cuore! Almeno si va a dormire con la panza piena!Domani todo Gaudì!
poooooovera flavia!!!
RispondiEliminala capisco
una volta ho avuto la strabiliante idea di mettere
i tacchi in reparto...
che te lo dico a fare ?????
2 settimane reclusa a casa (erano appena cominciate le vacanze meno male)
con bollolone enormi...miiii
che dolore!!
bellissimo il tunnel trasparente pure ioooooooooooooooooo
ooooooooooooooooooo
ooooooooooooooooooooooooooo
oooooooooooooooooooooooooo
...mi sono tolta altri 2 esami...speravo di togliermene tre domani ma sono cotta...di 10000 pagine ne ho fatte solo 100 sob....rimando a dicembre va....
scrivimi cara..dimmi come va!!!!
bacini bacini bacini
Ciao Ele!presto ti scriverò,ho una settimana un pò incasinata davanti!
RispondiEliminaPoi ti racconto in dettaglio perchè è da risata isterica!besos